27 magg – Prima di essere ucciso da Prima Linea nel 1979, il giudice Emilio Alessandrini aveva già scoperto le connessioni tra terrorismo e gruppo Bilderberg, da un documento riservato, finora inedito, da lui ritrovato durante le indagini su Piazza Fontana. Si tratta del rapporto RSD/1Zeta n.230 del 5 giugno 1967 che descrive l’esistenza di un governo mondiale invisibile.
Imposimato: “Il Gruppo Bilderberg dietro alle stragi di Stato italiane”
Lo scrive nel suo ultimo libro Ferdinando Imposimato, che arriva ad affermare (in un video su YOUMEDIA) che “Bilderberg è responsabile delle stragi”. Di conseguenza, oggi con Letta, come ieri con Monti, l’Italia è governata da membri dello stesso gruppo che in quegli anni armava il terrorismo. Il colpo di Stato attuato dal compagno Napolitano e dal gesuita Monti non è ancora finito, si continua con Enrico Letta (Bilderberg, Trilateral, Aspen) e con un rimpasto di ministri della stessa risma. Con la differenza che Monti non era stato eletto da nessuno ma era stato imposto da Napolitano, invece Letta non è stato eletto da nessuno ma è stato imposto da Napolitano. Nel mezzo vi siete beccati la farsa delle elezioni, i Dieci Saggi, la manovra berlusconiana che ha fatto saltare Bersani e spaccare il PD (chi mai avrà pagato quei cento franchi tiratori?), e la rielezione di Napolitano.
Come da programma, hanno illuso con elezioni impossibili, servite a riempire il parlamento d’inutili massaie, giacobini arroganti, sanculotti frementi di vendetta e così, mentre l’Italia veniva inondata dal peggior qualunquismo, il golpista Napolitano procedeva al secondo atto della farsa. Nominava dieci saggi (l’Italia scopre di avere dei saggi, incredibile: dov’erano lo scorso anno? Violante un saggio? È proprio la stagione dei miracoli!) a governare il pollaio.
Vinta la Guerra del Peloponneso, gli Spartani imposero agli Ateniesi l’oligarchia dei Trenta tiranni. Agli Italiani ne hanno concessi solamente dieci. Sarà per la crisi?
Tre di quei “saggi” sono confluiti nel secondo governo italiano di Bilderberg. Non avendo più politici, che cosa fa l’Italia del riciclo e del riciclaggio? Trasforma i tecnici in politici, ricicla professori universitari spacciandoli per statisti. Dopo la breve oligarchia dei Dieci, ecco il terzo e il quarto atto della farsa: l’inciucio del governo Letta-Alfano, prevedibile come la rielezione del presidente. Colui che il 14 aprile aveva dichiarato: “Non mi convinceranno a restare. Sarebbe ai limiti del ridicolo”.
Me lo vedo Napolitano, all’indomani delle elezioni di febbraio, rassicurare la Merkel (che a settembre avrà le proprie elezioni). Come pensa di agire, presidente, con Grillo che vuole farvi uscire dalla UE? Nessun problema, avrà risposto Napolitano: darò l’incarico a Bersani dicendogli di fare un governo con Berlusconi, al quale darò in contropartita qualche piccola riforma: l’IMU, la separazione non delle carriere ma delle funzioni dei magistrati, Equitalia e promettendogli una minor pressione fiscale. E se non basta, farò capire che per il bene dell’Italia dovranno rieleggere me. Ma in segreto dirò che me ne andrò entro un paio d’anni, giusto il tempo di calmare i grillini, concedendo qualcosa anche a loro. La Merkel avrà detto: allora non ho più bisogno di Monti? No! Avrà risposto il presidente bis.
Ma veniamo a oggi. Qualche settimana ancora e vedrete che Berlusconi farà cadere il secondo governo Bilderberg per andare di nuovo alle urne. Non durerà molto il grande inciucio. Hanno appena giurato e già un sottosegretario è stato silurato, un ministro accusato di razzismo nei confronti degli Italiani. Nell’Italia dei miracoli, alla corte dei miracoli, tutto diventa possibile. Un papa si dimette per la prima volta dopo secoli, un gesuita viene fatto papa per la prima volta nella storia, un presidente della Repubblica viene rieletto per la prima volta nella storia italiana. Un presidente del Consiglio ammette per la prima volta di essere del Bilderberg. Solo in Italia un comunista può diventare Capo dello Stato e una donna fiera di essere solo mezza italiana può diventare ministro.
Ci sono decine di gravi diritti violati in Italia, a cominciare da quello allo studio negato ai giovani, ma si dà priorità ai diritti degli stranieri con i quali si pretenderebbe di riempire un Paese che conta milioni d’Italiani senza lavoro. Io una volta ero statunitense, oggi mi considero cittadino del mondo. Ho sangue italiano, tedesco, ebraico, e vado fiero non dei cromosomi, bensì della mia personalità. Per questo non mi candiderei mai come ministro italiano.
Il vero pericolo oggi è il disordine. In Italia si è tornati all’era della scapigliatura. Al caos si aggiunge caos, alla sciocchezza ne fanno seguito altre. Invece, per risollevarvi, voi Italiani avreste bisogno di ordine e di autorevolezza. La soluzione non è in quel tagliatore di teste alla Robespierre che guida i grillini, agli ordini a sua volta e al soldo dei grandi banchieri che sostengono Monti e Letta: i Morgan e i Rockefeller, per ricordare i primi. Gesuiti, tutt’e due. I quali a novembre dello scorso anno, nella riunione straordinaria di Bilderberg a Roma, hanno stabilito le dimissioni di Monti per far spazio “in modo democratico” agli alleati grillini, e quelle del papa per mettere un gesuita dei loro. Via un gesuita per far posto a un altro. La soluzione ve la danno sempre loro, quelli del Bilderberg.
Che cosa aspettate, Italiani, a organizzarvi in modo intelligente? A privilegiare la cultura, la creatività e la bellezza, in un momento di oscurantismo? Siete maestri in questo. È quando è buio che si devono accendere le luci. Invece anche il secondo governo Bilderberg taglierà sulla cultura, vedrete. Potreste vivere ricchi se valorizzaste, attraverso il turismo, la vostra terra che ospita i tre quarti dei beni artistici del mondo. Li sprecate e vivete miseramente. Scuotetevi, finché in tempo, e sbrigatevi a mettere in ordine il Paese, altrimenti lo faranno le oligarchie straniere. Allora sì che verrà chiuso il pollaio.
ELIA MANDEL, Toscana, aprile-maggio 2013