24 maggio 2013 – Servizio Pubblico, la trasmissione condotta da Michele Santoro in onda giovedì 23 maggio 2013 su La7 è venuta in possesso delle immagini esclusive registrate il 15 dicembre 2012 dalle telecamere di sorveglianza del carcere di Parma che ritraggono il super boss di Cosa Nostra, Bernardo Provenzano — ivi detenuto in regime di 41 bis – durante un incontro con la moglie e il figlio minore Francesco Paolo.
E’ la prima volta, dal giorno della sua cattura, nell’aprile 2006, che si vede in video il boss Bernardo Provenzano.
Il boss appare irriconoscibile. Fatica a prendere in mano la cornetta del citofono per parlare con i familiari e a spiegare il suo stato di salute.
“Pigghiasti lignate?” chiede il figlio . E lui risponde: “Lignate, sì. Dietro i reni”.
Il figlio gli chiede cosa sia quella macchia sulla testa che si intravede sotto il berretto di lana, se in carcere è stato picchiato.
Provenzano risponde in maniera confusa.
Alla domanda se è caduto e se è caduto da solo il “padrino” replica di sì.
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Le scorse settimane il legale della famiglia, l’avvocato Rosalba Di Gregorio, aveva chiesto la revoca del carcere duro, la sospensione dell’esecuzione della pena per motivi di salute, ma l’istanza è stata respinta.
“E’ guardando questi video registrati dal carcere di Parma – si legge in una nota di Servizio Pubblico – che la procura di Palermo ha aperto un’indagine per fare luce sui tanti misteri che ancora una volta avvolgono il super boss dei corleonesi”.
Gli autori di Servizio Pubblico si chiedono: “Bernardo Provenzano ha davvero tentato il suicidio nel maggio 2012? Davvero, come riferiscono più fonti, il boss sarebbe stato prossimo a un’eventuale collaborazione? E, infine, qual è la dinamica delle numerose cadute registrate in cella nel corso dell’ultimo anno, in particolare l’ultima che l’ha ridotto in coma?”.
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solitamente ho sentimenti di compassione… solitamente…