13 magg – Due aziende vietnamite finanziate da Deutsche Bank e International Finance Corporation (Ifc), il braccio finanziario della Banca Mondiale, sono accusate di promuovere azioni di land grabbing (accaparramento della terra, ndr) in Laos e Cambogia, che causano sfratti di intere famiglie, taglio e trasporto illegale di legname e insicurezza alimentare. E’ quanto denuncia il rapporto redatto dall’organizzazione Global Witness dopo un anno di indagine, riportato oggi dal Guardian.
Le aziende finite sotto accusa opererebbero con il consenso dei governi di Laos e Cambogia, che hanno autorizzato le procedure. “Sappiamo da tempo che i politici corrotti di Cambogia e Laos stanno orchestrando la crisi del land grabbing che tanto danno sta arrecando alla regione – ha dichiarato Megan MacInnes, di Global Witness, in un comunicato – questo rapporto completa il quadro denunciando il ruolo guida dei baroni vietnamiti del caucciù e dei loro finanziatori, Deutsche Bank e Ifc”.
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La terra viene spesso venduta senza il consenso o la conoscenza della popolazione locale, e senza alcun risarcimento. “Quando si oppongono, le comunità rischiano violenze, arresti e detenzione, spesso per opera delle forze di sicurezza cambogiane che sono a busta paga degli investitori”, si legge ancora nel rapporto.
Deutsche Bank ha smentito di finanziare aziende vietnamite coinvolte nella produzione di caucciù, mentre Ifc ha ammesso il suo contributo a una delle due aziende, precisando che questa “ha dimostrato il proprio impegno alla responsabilità ambientale e sociale”.
TMNews