26 mar – Il piano di ristrutturazione delle banche cipriote potrebbe rappresentare un modello standard per il resto dei Paesi dell’eurozona. Lo ha detto il presidente dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, in un’intervista all’agenzia Reuters.
C’e’ dunque il timore che Cipro non possa rendere il denaro, e allora – spiega ancora Dijsselbloem – e’ stato deciso di ”applicare una tassa patrimoniale anche sui depositi dei non residenti”. Questo perche’ ”ci e’ sembrato potesse essere un’equa ripartizione degli oneri”.
Se si fosse trovata un’intesa 6 mesi fa su Cipro, l’impatto sul suo sistema finanziario ed economico sarebbe potuto essere ‘diverso’. Ma a prevalere e’ stato alla fine il ‘modello di Fmi Usa) e della Germania‘, con un ‘impatto molto piu’ grande sul pil’. Lo riferiscono fonti Ue. La Commissione nei mesi scorsi aveva esplorato diverse soluzioni con un ridimensionamento piu’ limitato e graduale delle banche, ma trovo’ l’opposizione dell’ex presidente Christofias e alcuni paesi dell’Eurogruppo