“La differenza di 2 punti percentuali sugli interessi da pagare sulle nuove emissioni di debito, che per l’anno in corso sarebbe stata di 3/400 miliardi, ci sarebbe costata 5 miliardi in più, oltre agli 80 annuali. Questo era il costo dello spread che fece gridare la stampa italiana al “Fate presto!” e legittimò la destituzione di un governo e l’avvento di quello dei banchieri.
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Per chi dice che 5 miliardi sono tanti, ricordo che il MES (Il fondo salva-stati di cui non avevamo alcun bisogno e che ha arricchito esclusivamente la Germania) ci è costato già 15 miliardi di anticipo e ci ha indebitati di almeno 125, e che il Fiscal Compact ci costerà 50 miliardi all’anno. E potremmo continuare, con i costi della politica di depressione economica del Governo Monti, che sono incalcolabili.”
Eravamo sull’orlo del baratro? E allora come mai il governo Monti si è messo a spendere e spandere denaro pubblico a profusione?
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Per accrescere i capitali delle banche il denaro c’è sempre, vero?
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