28 dic – “Il paradosso italiano sui rifugiati” e’ il titolo che il New York Times dedica alla lunga corrispondenza dall’Italia sul modo in cui il nostro Paese tratta i richiedenti asilo. Il servizio, che costituisce anche l’apertura della prima pagina dell’International Herald Tribune, riprende quanto gia’ affermato da enti e agenzie internazionali sui molto limiti della politica italiana nei confronti dei rifugiati.
“L’Italia e’ piuttosto brava nelle procedure di richiesta di asilo, riconoscendo il 40 per cento delle domande, anche fino al 50 per cento in alcuni anni, quello che non funziona e’ quanto avviene dopo”, dice all Nyt Laura Boldrini, portavoce dell’Unhcr in Italia.
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I rifugiati nel nostro Paese, scrive il Nyt, nella maggior parte dei casi rimangono abbandonati a se stessi, in bali’a di una burocrazia “labirintica” e senza assistenza per garantire loro un minimo di possibilita’ di inserimento nella societa’.
Simbolo di questa situazione fatta di buone intenzioni sulla carta, ma di disinteresse da parte delle autorita’ nella pratica quotidiana, e’ il Salaam Palace, un vecchio edificio abbandonato alla periferia sud di Roma, dove in condizioni igieniche disastrose vivono fino a 800 immigrati e rifugiati, fuggiti da situazioni di fame, violenze e guerra nei loro Paesi.
“Siamo fuggiti da una guerra per trovarne un’altra di tipo diverso”, dice al quotidiano americano un rifugiato dal Sudan che vive nel ‘Palazzo’. A complicare la situazione, scrive il Nyt, la situazione economica, che relega l’assistenza ai rifugiati assai in basso nella lista delle priorita’, dal momento che gli italiani “sono assorbiti dalle loro stesse difficolta’”.
Fonte Aduc