12 dic – ”In 13 mesi ho preparato 238 slide di Power Point, facendo le pulci a tutto quello che faceva il governo: non ho mai ricevuto una sola smentita. Berlusconi ha seguito il mio lavoro, l’ha studiato, metabolizzato. E poi si e’ convinto che non si poteva continuare con Monti”. Lo spiega Renato Brunetta, ex ministro della Pubblica Amministrazione, in un’intervista al ”Corriere della Sera”.
Berlusconi ha definito lo spread ”un grande imbroglio, proprio il titolo del mio libro. Ci parliamo quasi tutti i giorni e l’ho convinto. Del resto due premi Nobel gli hanno detto lo stesso. Tutto comincia per causa della Duetsche Bank che, oppressa da titoli tossici, ha venduto otto miliardi di debito pubblico italiano”.
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Come dimenticare infatti la fulminea decisione della Deutsche BundesBank, nel luglio scorso, di disfarsi dei titoli italiani per circa 8 miliardi di euro in un solo giorno? E non con discrezione ma annunciandolo ai quattro venti, come si trattasse di mettere in guardia la comunità internazionale da cambiali messe in giro da lestofanti.
Quanto alle elezioni, conclude, ”dall’altra parte ci sono Bersani e Vendola: ho parlato con un ambasciatore europeo ed era molto piu’ preoccupato di loro che di Berlusconi e Maroni”.
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