31 lug. (TMNews) – In Europa cresce l’antisemitismo ma anche l’ostilità nei confronti dei musulmani. A puntare il dito sul Vecchio Continente, ma in particolare su Francia e Belgio, è il Dipartimento di stato americano, critico nei confronti dell’atteggiamento europeo verso le libertà religiose. “Il mondo sta facendo marcia indietro” in materia di tutela delle libertà religiose “un diritto umano fondamentale per la stabilità, la sicurezza e la pace della società”, ha commentato Hillary Clinton facendo riferimento alle leggi anti-burqa e velo islamico adottate in Europa.
Il Dipartimento di stato ha stilato un rapporto riferito al 2011 che mette in evidenza, un anno e mezzo dopo la Primavera araba, “le conseguenze della transizione politica e demografica sulle minoranze religiose, l’impatto dei conflitti sulla libertà di culto e la crescita dell’antisemitismo” in quei Paesi.
Ma gli Stati Uniti hanno riservato le loro critiche più severe all’Europa, dove “queste evoluzioni demografiche si accompagnano a un aumento della xenofobia, dell’antisemitismo e di sentimenti antimusulmani”. Soprattutto, sottolinea il Dipartimento di Stato, “un numero sempre maggiore di Paesi, fra cui Francia e Belgio, hanno varato delle leggi che limitano la libertà nell’abbigliamento, penalizzando i musulmani“.
Strano che una ebrea come Hillary Rothdam Clinton si prende mal di pancia per difendere i poveri musulmani ,vittime perenne dell’occidente insensibile.Ognuno a casa sua si faccia le SUE leggi ed è arrivata l’ora di smetterla con il POLITICALLY CORRECT visto l’andazzo dell’invasione islamica in Europa.La signora si deve preoccupare invece delle zone sotto Sharia Law nella capitale britannica.