Con un annuncio che ha colto molti di sorpresa, il presidente Obama ha presentato il proprio candidato alla guida della Banca mondiale: americano si, ma non al 100%. Jim Yong Kim è nato in Corea del sud e non è nemmeno un economista, bensì un antropologo, esperto in medicina sociale.
“Credo che nessuno sia più qualificato per questa missione del dottor Jim Kim – ha detto Obama – E’ tempo che uno specialista sui temi dello sviluppo possa guidare la più grande agenzia di sviluppo mondiale”.
Con la scelta di questo manager del Darthmouth College di origini asiatiche, Obama apre al compromesso. L’attuale sistema di selezione del presidente della Banca mondiale riconosce agli Usa, in qualità di azionisti di maggioranza, il 15,8% dei voti. Con il sostegno di Unione europea e Giappone, il gioco è fatto.
Jim Kim è però una soluzione che politicamente rompe gli schemi, venendo incontro alle richieste dei paesi emergenti e rinsaldando il legame con l’Asia che ha caratterizzato la presidenza Obama. http://it.euronews.com/