3,4 miliardi di dollari dati da Monti a Morgan & Stanley

Roma, 15 marzo 2012, Antonio Borghesi (IdV) pone un’interrogazione al governo sulla questione dei 3,4 miliardi rimborsati dal governo Monti a Morgan & Stanley, dove lavora proprio il figlio di Mario MOnti.

Nel silenzio pressocché assoluto dei “fedelissimi media”, pare che il governo Monti abbia fatto un bel regalo dell’Epifania proprio all’amata Morgan Stanley. Un regalino di 2 miliardi e 567 milioni di euro: tempestivamente dirottati dalle casse del Tesoro a quelle della banca newyorkese. Il tutto all’insaputa degli organi di informazione italiani, evidentemente poco propensi – non si comprende per quale recondito motivo – ad occuparsi dell’attuale governo in carica.

La somma versata alla banca americana è stata utilizzata dal governo italiano per estinguere un’operazione di derivati finanziari (inaccettabile operazione speculativa): opzione di rimborso anticipata, in quanto generalmente prevista dopo un certo numero di anni.  Sulla vicenda, nelle scorse settimane la banca newyorkese si è limitata ad annunciare con soddisfazione l’avvenuto recupero della somma. Da parte sua, Monti, al contrario non ha fornito alcuna spiegazione; né tantomeno i media hanno provveduto a porsi domande legittime sul caso, e sul fatto che tra tanti creditori, ed in piena emergenza, il governo abbia scelto di onorare il debito proprio con la Morgan Stanley.